Scarpe artigianali marchigiane 100% Made in Italy

Le scarpe artigianali marchigiane non sono fatte solo per sembrare belle, ma sono fatte anche per durare a lungo. Le scarpe prodotte nelle Marche hanno un’ottima reputazione e sono considerate tra le migliori scarpe di lusso fatte a mano in Italia. La lunga storia dell’artigianato calzaturiero marchigiano affonda le sue radici nella tradizione della lavorazione artigianale della pelle. Tuttavia la verità è che le scarpe marchigiane sono le migliori perché in ogni fase del processo, dalla concia della pelle al confort della calzata alla durevolezza del prodotto finito hanno come obiettivo principale la qualità integrale della scarpa.

dove si producono le migliori scarpe artigianali marchigiane

Il Calzaturificio artigianale Copponi Group si trova a Corridonia (MC) nel cuore delle Marche e al centro del Distretto Fermano-Maceratese delle calzature e delle pelli. Proprio in questo territorio, dalla storica vocazione calzaturiera, trovano produzione molti tra i marchi più importanti delle scarpe di lusso Made in Italy.

Da cosa si riconosce una scarpa fatta a mano nelle Marche?

Innanzitutto per poter riconoscere la qualità delle calzature marchigiane di fascia alta bisogna partire dalla scelta della concia delle pelli. La lavorazione della pelle animale è una delle fasi più delicate della produzione delle scarpe. La concia delle pelli, bovine o di altra specie animale, si è perfezionata nei secoli fino a stabilizzarsi su standard di elasticità, resistenza e qualità del colore ottimali.

La pelle si concia per bloccare i processi di decadimento della materia organica (putrefazione).  La concia al vegetale è la più tradizionale tra le tecniche utilizzate e si basa sul trattamento delle pelli esclusivamente con tannini naturali. Nel mondo vegetale i tannini si trovano in concentrazioni differenti in una grande varietà di piante ed alberi ed è da queste che vengono estratti. Esistono anche conce a base di tannini sintetici che vengono impiegate su produzioni e prodotti di largo consumo.

La scelta dei pellami

Anche la colorazione, o tintura delle pelli, è un vanto della pelle Made in Italy. Tinture naturali, lacche tanniche e coloranti artificiali (Anilina) sono quelli più utilizzati grazie ai grandi vantaggi ottenuti a fine lavorazione in termini di intensità e profondità del colore. Al termine della concia al naturale ogni corio risulta unico per grana e sfumatura del fiore della pelle. La grana della pelle è classificata in due varianti.

grana pieno fiore e grana corretta. La grana pieno fiore si riconosce dalla trama della pelle che al tatto risulta leggermente spessa e molto resistente. Le pelli pieno fiore sono destinate a produzioni di pregio poiché conservano la loro superficie originale senza essere modificate. La pelli a grana corretta invece al tatto risultano più morbide e flessibili e, dopo un processo di correzione, vengono solitamente destinate a produzioni per le quali è necessaria maggiore uniformità di aspetto. Non è sempre facile identificare a prima vista la pelle italiana di prima qualità ma si può avere la garanzia che sia Vera Pelle o Vero Cuoio dai marchi impressi a fuoco sulla suola e nella etichetta di composizione apposta sotto la linguetta della scarpa.

Come sono fatte le scarpe di lusso marchigiane

Ma avere a disposizione suole flessibili e pelle morbida non basta.
Bisogna anche saper disegnare, montare, cucire, incollare e produrre scarpe fatte a mano su scala industriale.

Il processo di lavorazione e fabbricazione delle calzature artigianali marchigiane di qualità inizia con la realizzazione di un prototipo sulla base delle indicazioni di sviluppo e design ricevute.
Lo studio del modello prosegue quindi con l’orlatura delle tomaie e dal montaggio dei fondi. Il processo industriale delle calzature prosegue con i lavori di incollaggio e cucitura delle suole.

Cucitura e ancoraggio delle scarpe

In funzione dei differenti tipi di materiali da assemblare e del modello di scarpa, il fondo della scarpa e gli altri elementi che la compongono devono essere saldati per mezzo di una cucitura, oltre che incollati. Esistono differenti metodi di ancoraggio come:  la cucitura Blake, la cucitura Goodyear, la cucitura Norvegese e la cucitura tubolare. Ognuna di queste tecniche trova il suo uso ideale in combinazione al modello di scarpa da produrre.

Per la sua alta impermeabilità all’acqua è molto utilizzata la cucitura di tipo Blake e varianti.
Intersuola e tomaia ricevono del collante e vengono pressati insieme. La cucitura Blake serve ad ancorare il sottopiede all’intersuola. Un secondo collante viene applicato per incollare il fondo. Dopo aver applicato la suola, in cuoio o in gomma, si rifila il fondo .
Nella tecnica di lavorazione a guardolo, o Goodyear, il labbro dell’increna del sottopiede di cuoio viene cucito insieme a fodera e tomaia. Il tutto viene poi ancora ancorato alla suola.
Fatta esclusivamente a mano alla tecnica norvegese occorrono due differenti cuciture. La prima cucitura lega il fondo al sottopiede, la seconda ad ancorare la tomaia alla suola.
La cucitura a tubolare viene realizzata direttamente sulla forma. La lavorazione tubolare della tomaia sale fino ai fianchi e viene fissata allo specchio con una cucitura a mano. Per ultimi vengono ancorati sottopiede e fondo.

La finitura delle scarpe artigianali marchigiane

Alla scarpa grezza necessitano ulteriori lavorazioni di finissaggio come la fresatura dei bordi delle suole e la levigatura dei tacchi. La tinteggiatura dei bordi ed il finissaggio della forma per la eventuale correzione di errori di linea delle cuciture. Seguono sempre spazzolatura e lucidatura delle pelli e delle parti in cuoio. Chiudono il processo di produzione le operazioni di controllo qualità e packaging del prodotto finito.
Se sei interessato ad approfondire ulteriormente l’argomento puoi leggere l’articolo: Come è fatta una scarpa artigianale marchigiana

Come riconoscere le scarpe artigianali marchigiane

Ti interessano dei consigli per l’acquisto di una scarpa artigianale marchiana di ottima qualità?

Comodità delle scarpe.

La scarpa che vorresti scegliere si calza facilmente? Quando la indossi veste le forme del tuo piede in modo confortevole? La scarpa è leggera, flessibile, comoda e non presenta problemi ne’ la fodera all’interno ne’ la tomaia all’esterno? La pelle di cui sono fatte, al tatto, risulta morbida, omogenea nella superficie e non si notano difetti del colore o errori nella lucidatura?

Controllo dei materiali.

Attenzione. Non sempre e non tutte le scarpe di qualità hanno un’etichetta interna per verificare la composizione dei materiali. Queste informazioni le puoi trovare sulla confezione esterna o riconoscere dai pittogrammi impressi sulle suole.

Verifica della simmetria 

Alla vista Il paio di scarpe deve risultare simmetrico nelle linee e nelle forme. Anche il colore della pelle non deve mostrare difetti o difformità.

Analisi dei pellami.

La pelle delle scarpe di pregio fatte a mano deve avere al tatto una consistenza assai morbida e un “pelo” quasi vellutato. La pelle animale non può essere totalmente priva di imperfezioni, tuttavia, le migliori scarpe artigianali marchiane non possono presentare alla vista nessun segno di correzione evidente o grossolano del pellame.  E’ importante che anche la fodera interna della scarpa sia in Vera Pelle.

Attenzione delle cuciture delle scarpe.

Nelle scarpa artigianali marchigiane le cuciture di; tomaia, linguetta, fodera, puntale e sperone, così come quello della suola alla tomaia devono essere sempre perfette. Qualsiasi sia stata la tecnica di cucitura utilizzata nell’ancoraggio del fondo al resto della scarpa il fissaggio delle componenti deve risultare sempre perfetto sia dal punto di vista tecnico che da quello estetico.